13 luglio 2010

se una donna è dolce lo scopri solo dal di dentro


Dal pachistano.
Io: Ciao, prendo due birre.
Lui: Altro? Latte, frutta?
Io: No ..l'ultima volta ho preso il melone. Avevi detto che era dolce, ma non lo era.
Lui: Melone? Non è andato dentro.
Io: Chi non è andato dentro?
Lui: Io.
Io: ...
Lui: Tutte le donne è bella, ma tu sai quale è buona?
Io: Buona da mangiare? eh eh ...
Lui: Tu non mangi donna
Io: Non lo so quale donna è buona
Lui: Perche non è andato dentro!
Io: Chi non è andato dentro?
Lui: Tu!
Io: ...
Lui: ..donna è come melone.

21 novembre 2009

rubinetti

"Non posso sapere quale fosse il proposito che Berlusconi e Dell'Utri avessero in mente stringendo questo patto. La mia esperienza di queste vicende, ma è una mia deduzione, è che costoro (Berlusconi e Dell'Utri ndr) che in primo momento hanno fatto fare le stragi a Cosa Nostra, si volevano poi accreditare all'esterno come coloro che erano stati in grado di farle cessare. E quando poi li vedo scendere in politica, partecipando alle elezioni e vincendole, capisco che sono loro direttamente quelli su cui noi (Cosa Nostra-ndr) abbiamo puntato tutto"
[Dalle rivelazioni del pentito Gaspare Spatuzza]


16 ottobre 2009

l'utilizzatore finale (ipotesi delirante)

Mettiamo, per assurdo ovviamente, che sia vero quello che sostiene il Times, cioè che l'intelligence italiana avrebbe pagato costantemente i capi dei ribelli afgani a Surobi e Herat per "sospendere gli attacchi agli italiani", nelle zone da loro occupate.
E mettiamo, sempre per assurdo, che l'italia abbia un presidente del consiglio vanesio, imprigionato da scandali di escort portate in sedi istituzionali e inserite in liste politiche, inguaiato da pesanti dichiarazioni di sua moglie (che gli dà del "malato che va con minorenni") e della conferenza episcopale italiana (che gli dà del libertino irresponsabile), messo in cattiva luce dall'imminente manifestazione in difesa della libertà di stampa contro il suo governo e dalle nuove rivelazioni sulla trattativa stato-mafia e la morte di borsellino, che lo coinvolgono sempre più da vicino, 'vilipeso' dagli inclementi riflettori dei quotidiani esteri puntati su di lui, e infine umiliato dalle accuse dell'onu per la disumana politica dei respingimenti, ecc ecc
Insomma, mettiamo che, per uscire da una situazione del genere, a questo ipotetico premier senza scrupoli, venisse in mente di concentrare l'attenzione mediatica su un grosso, nuovo, improvviso evento e insieme, così, di colpo, riunire a sé e alla patria l'opinione pubblica disorientata.
A una specie di signore così, in effetti, sarebbe bastato, chiudere il 'rubinetto' dei pagamenti ai talebani, perchè riprendessero gli attacchi ai militari del suo paese e con un po' di pazienza attendere il nuovo, grosso, improvviso, evento patriottico-mediatico.
Ovviamente questa è solo un'assurda ipotesi delirante.

03 ottobre 2009

l'uomo, mai che si ferma un attimo



un estratto dal film bodysong. il commento sonoro è di jonny greenwood.

30 agosto 2009



A black eyed dog he called at my door
The black eyed dog he called for more
A black eyed dog he knew my name
A black eyed dog he knew my name
A black eyed dog
A black eyed dog

I'm growing old and I wanna go home
I'm growing old and I don't wanna know
I'm growing old and I wanna go home

A black eyed dog he called at my door
The black eyed dog he called for more



[nick drake, black eyed dog]
[videoclip (solo in parte) di heath ledger
]

27 agosto 2009

12 giugno 2009

nostalgia, globalizzazione e french touch

correva l'anno 2000 e io avevo perso almeno un'uscita del mucchio selvaggio. ero uno sbadato idealista al quinto anno di architettura.  i giornali già parlavano del 'popolo di seattle', si sentiva discutere di globalizzazione dei diritti, della crudele wto, di naomi klein, di questo contadino francese, di nome josé bové, che aveva trasgredito i divieti americani sull'importazione del formaggio roquefort. insomma c'era nell'aria uno splendido fermento di rivolta. 
ma se uno proprio non digeriva le interviste a chomsky oppure non riusciva a finire no logo o non poteva andare a davos a manifestare,che altrimenti chi rimane con la nonna o, più semplicemente, il modem a 56K impediva di navigare dignitosamente in internet, poteva sempre prendere coscienza delle aberrazioni della globalizzazione guardando mtv (?!), che trasmetteva questi 3 geniali videoclip di etienne de crecy.
Non esiterei a definirli una sorta di perfetto video-bigino pop della critica al sistema.


am i wrong


scratched


tempovision

30 aprile 2009

28 marzo 2009

un viaggio verso la libertà non può che lasciarci liberi di prendere la rotta che più ci rassicura





I tavoli del chiosco all'aperto sono liberi. I ragazzi si guardano imbarazzati. Billy, il più loquace, parla per tutti: "Noi non abbiamo soldi per pagare" confessa.
"Potete essere miei ospiti." Si guardano, si siedono. Non appena la cameriera mette a tavola due polli arrosto, le loro mani li smontano pezzo per pezzo. Tutti e cinque hanno capelli, pelle, vestiti, braccia ricoperti da un velo di polvere. "Da quanto non mangiavate?" Billy sorride come chi ha appena sentito pronunciare una fesseria: "Siamo stranded, amico mio. Non possiamo permetterci di mangiare. Con l'elemosina che raccogliamo possiamo comprarci un bicchiere di gari, acqua e zucchero. E anche chi ha da parte qualche soldo, ma non abbastanza per partire, non li spende per mangiare. Altrimenti resterebbe stranded per tutta la vita".
 Uno dopo l'altro raccontano che da due settimane sono bloccati ad Agadez. La loro mente è ancora piena di progetti, di sogni, di libertà. Solo che non riesce a muoversi dalla città di fango rosso perchè i corpi sono rimasti imprigionati dalla vita quotidiana. La mancanza di soldi. La fame. La polvere. Il costo del biglietto sempre più lontano. Ecco da dove arrivano gli schiavi del ventunesimo secolo. [...] Ecco i loro volti da vicino. La tragedia è che nessuno dirà mai loro che stanno facendo qualcosa di eroico. Nessuno riconoscerà mai che il loro è un gesto definitivo che ha eguali soltanto nello sforzo della nascita. Se arriveranno vivi in Europa, li chiameranno addirittura disperati. Anche se sono tra i pochi al mondo ad avere ancora il coraggio di giocarsi la vita carichi di speranza.
 Billy diventa improvvisamente sospettoso: "Dimmi, tu chi sei? Perchè ci hai offerto questa cena?".
 "Perchè voi avevate fame. E poi perchè vorrei venire a dormire all'autogare. Arrivo da Dakar e sto cercando di andare in Libia."
 "Noi veniamo tutti dalla Nigeria, siamo cristiani" dice Daniel, uno degli amici. Billy lo interrompe con un'altra domanda: "Tu sei europeo, perchè vuoi dormire all'autogare?". "Perchè mi occupo di immigrazione e sto facendo lo stesso viaggio che fate voi."
 I ragazzi si scambiano sguardi preoccupati: "E' meglio di no. Noi non possiamo garantirti la sicurezza" replica Billy. "Voi non mi dovete garantire niente. Vengo e dormo con voi." "Ma tu sei bianco" osserva Daniel, "giorni fa è sparito un ragazzo nigeriano. L'hanno ritrovato a pezzi nella boscaglia, gli avevano preso tutti i soldi."
 "Io non ho soldi." "Loro penseranno che un europeo ha sicuramente dei soldi. E quando ti addormenti, chiunque può darti una coltellata. Lascia perdere, è troppo pericoloso." "Daniel, chi sono loro?"
 Billy zittisce gentilmente con la mano la risposta di Daniel. Poi si morde le labbra chiuse, come se stesse assaporando l'asprezza delle parole: "Amico mio, ascolta. Qui c'è gente stranded da mesi. Quando sei stranded stai peggio di un morto. Perchè hai ancora la capacità di vedere e sentire che un morto non ha. E allora soffri. Loro sono chiunque. Chiunque in un attimo di disperazione può ammazzarti solo perchè pensa che un bianco ha sicuramente dei soldi in tasca. Hai sicuramente una casa, forse una famiglia. Non giocare con la tua vita inutilmente".
 "Non sto giocando con la mia vita. Sto facendo una ricerca, ho bisogno di parlare con il maggior numero di persone. E solo condividendo gli stessi spazi e le stesse fatiche, è possibile abbattere le barriere della pelle e entrare in confidenza. Però se il rischio è così alto, Billy, mi fido dei tuoi e dei vostri consigli."

(da Bilal di Fabrizio Gatti)

p.s. stranded in inglese significa arenato, incagliato, lasciato senza mezzi di trasporto, nei guai in difficoltà.

20 marzo 2009

il detersivo delle libertà

da diverse settimane, con una certa insistenza, negli spazi pubblicitari cittadini domina questo spot:



riguarda un detersivo 'nuovo', la cui potenza è paragonata alle forze della natura, come i geyser, le cascate e i vortici d’acqua.
una forza mai vista prima, dice uno dei manifesti.

c'è però qualcosa di subliminale: il font usato è quello di Forza Italia. pochi se ne accorgono; moltissimi lo associano inconsciamente e istintivamente a quel partito e al suo leader. e di conseguenza è immediato associarvi anche il messaggio.

una forza efficace che fa pulizia.
una forza mai vista prima, genuina e spontanea come la natura. 
una forza inarrestabile e impossibile da contrastare.

fino a ieri non capivo perchè fare propaganda politica indiretta in un momento in cui il consenso popolare dell'opposizione è ai minimi e gli appuntamenti elettorali ancora lontani.
poi oggi ho letto di questo evento.

p.s. la campagna pubblicitaria è di TBWA, uno dei primi cinque network pubblicitari del mondo, già uso a tali 'trucchi'. basta vedersi, un esempio su tutti, la loro campagna pubblicitaria della pepsi.

16 marzo 2009

il popolo

sembra oggi? sembra ieri? sembra la storia più vecchia del mondo? non sembrava possibile? 

05 marzo 2009

03 marzo 2009

die welle




non so che scrivere di un film come L'onda (Die welle). 
mi piace, dopo averlo visto, tornare a pensarci. trovarlo magnifico e terribile. privo d'ideologia e retorica.  spietato e senza risposte.
mi vengono in mente le parole di una canzone di Pino Marino.


fatto una volta è fatto per sempre
perché non tocca al pudore
ma tocca alla volontà, dire di no

perso una volta è perso per sempre
perché non torna mai niente
laddove non sei già più

la voce più misera
spesso diventa la più autoritaria
perché non potendo esser compresa
le resta soltanto d'essere obbedita

e tutto finisce sotto padrone
se la memoria è labile
è come l'acqua imbottigliabile
e sembra naturale
che l'acqua spesso
porti un nome improbabile di donna
effervescente minerale

fatto una volta, fatto per sempre

[Fatto Una Volta, Fatto Per Sempre, da Acqua, luce e gas di Pino Marino]

01 marzo 2009

Jean Epstein e i massimo volume spalmano la merda in faccia a Lynch e Badalamenti


valeva la pena di vedere i massimo volume in teatro.

anche perchè la sonorizzazione de La Chute de la maison Usher, non è esattamente un concerto. ma ha comunque un impatto molto suggestivo.



22 febbraio 2009

la solitudine


io vengo da un altro mondo, da un altro quartiere, da un'altra solitudine.
oggi come oggi mi creo delle scorciatoie. io non sono più dei vostri. aspetto dei mutanti.

biologicamente me la cavo, con l'idea che mi sono fatto della biologia.
piscio, eiaculo, piango.

innanzi tutto noi dobbiamo lavorare le nostre idee come se fossero dei manufatti.
io sono pronto a procurarvi gli stampi, ma ..la solitudine.

gli stampi sono di una materia nuova, vi avverto. sono stati fusi domani mattina

se voi non avete di questo giorno il senso relativo della durata, è inutile tramandare voi stessi
è inutile continuare a guardare davanti a voi, perchè il davanti è il dietro. la notte è il giorno e ..la solitudine.

innanzi tutto le lavanderie automatiche agli angoli delle strade sono imperturbabili, 
così come il rosso o il verde dei semafori.

i poliziotti del detersivo vi indicheranno dove vi sarà possibile lavare quella che voi credete sia la vostra coscienza. e che altro non è che un fascio di nervi che vi serve da cervello. e pertanto ..la solitudine.

la disperazione è una forma superiore di critica. noi per ora la chiameremo felicità.
perchè le parole che voi usate, non sono più parole, ma una specie di condotto attraverso il quale gli analfabeti hanno la coscienza a posto. ma ..la solitudine.

del codice civile ne parleremo più tardi.
per ora io vorrei codificare l'incodificabile. vorrei misurare il pozzo di san patrizio delle vostre democrazie. io vorrei immergermi nel vuoto assoluto e divenire il non detto, il non avvenuto, il non vergine per mancanza di lucidità. 
la lucidità, io, me la tengo nelle mutande.

[testo di leo ferrè, traduzione di anna maria castelli]

20 febbraio 2009

opposizione

ok, ora anche il pd non c'è più, ma non dimentichiamoci che c'è sempre famiglia cristiana. E fini. E qualche volta pure il vaticano e mentana.

So Fucking What





chissà se riuscirò mai a ritrovare questo film?

14 febbraio 2009

quando eravamo dei (la strada/home)

Si svegliò in piena notte per il freddo, si alzò e spezzò altra legna per il fuoco. Fra le braci le sagome dei rametti brillavano di incandescenza arancione. Ci soffiò sopra per rianimarle, ammucchiò la legna e si mise seduto a gambe incrociate, la schiena appoggiata al pilone di pietra del ponte. Pesanti blocchi di calcare impilati l'uno sull'altro senza malta. Sopra la sua testa la struttura di ferro brunita dalla ruggine, i rivetti conficcati a martellate, le assicelle e le tavole di legno. La sabbia su cui stava seduto era tiepida al tatto ma al di là del fuoco c'era il freddo pungente della notte. Si alzò e trascinò altra legna sotto il ponte. Rimase in piedi ad ascoltare. Il bambino non si muoveva. Gli si sedettae accanto e gli accarezzò i capelli chiari e aggrovigliati. Calice d'oro, buono per ospitare un dio. Ti prego non raccontarmi come va a finire. Quando si voltò di nuovo a guardare l'oscurità oltre il ponte stava nevicando.

[da La strada di Cormac McCarthy]

Qualcuno lo ha definito un road movie al contrario.  Home ha il dono della semplicità. C'è questa famiglia che vive in aperta campagna, dove all'improvviso aprono un'autostrada. non c'è altro, eppure c'è tutto. un film così io lo chiamo capolavoro.

17 gennaio 2009

post banale ..ma bello

tre cose belle viste di recente:

1)bello il concerto dei blake/e/e/e

2)l'ospite inatteso. bello!


3) anche vuoti a rendere bello.

10 gennaio 2009

ognuno ha il suo de andrè

Monti di Mola è una delle canzoni di de andrè che più mi piacciono.
è ironica, colta, irriverente, demenziale, poetica, anarchica, fragile, libera e bella come chi l'ha scritta e cantata.



In li Monti di Mola / Sui Monti di Mola
la manzana / la mattina presto
un’aina musteddina era pascendi / un’asina dal mantello chiaro stava pascolando

in li Monti di Mola / sui Monti di Mola
la manzana / la mattina presto
un cioano vantarricciu e moru /un giovane bruno e aitante
era sfraschendi / stava tagliando rami

e l’occhi s’intuppesini cilchendi ea ea ea ea / e gli occhi si incontrarono mentre cercavano acqua
e l’ea sguttesida li muccichili cù li bae ae ae / e l’acqua sgocciolò dai musi insieme alle bave

e l’occhi la burricca aia / e l’asina aveva gli occhi
di lu mare / color del mare

e a iddu da le tive escia / e a lui dalle narici usciva
lu Maestrale / il Maestrale

e idda si tunchià abbeddulata ea ea ea ea / e lei ragliava incantata ea ea ea ea

iddu le rispundia linghitontu ae ae ae ae / lui le rispondeva pronunciando male ae ae ae ae

- Oh bedda mea / Oh bella mia
l’aina luna / l’asina luna
la bedda mea / la bella mia
capitale di lana / cuscino di lana

oh bedda mea / O bella mia
bianca foltuna – / bianca fortuna-

- Oh beddu meu / O bello mio
l’occhi mi bruxi / mi bruci gli occhi
lu beddu meu / il mio bello
carrasciale di baxi / carnevale di baci

lu beddu meu / oh bello mio
lu core mi cuxi - / mi cuci il cuore –

Amori mannu / Amore grande
di prima ‘olta / di prima volta
l’aba si suggi tuttu lu meli di chista multa / l’ape ci succhia tutto il miele di questo mirto

Amori steddu / amore bambino
di tutte l’ore / di tutte le ore
di petralana lu battadolu / di muschio il battacchio
di chistu core / di questo cuore

Ma nudda si po’ fa nudda / Ma nulla si può fare nulla
in Gaddura / in Gallura
che no lu ènini a sapi / che non lo vengono a sapere
int’un’ora / in un’ora

e ‘nfattu una ‘ecchia infrasconata fea ea ea ea /e sul posto una brutta vecchia nascosta tra le frasche
piagnendi e figgiulendi si dicia cù li bae ae ae / piangendo e guardando diceva fra sé con le bave alla bocca

-Beata idda / Beata lei
uai che bedd’omu / mamma mia che bell’uomo
beata idda / beata lei
cioanu e moru / giovane e bruno
beata idda / beata lei

sola mi moru / io muoio sola
beata idda / beata lei
ià ma l’ammentu / me lo ricordo bene
beata idda / beata lei
più d’una ‘olta / più d’una volta
beata idda / beata lei
‘ezzaia tolta – / vecchiaia storta –

Amori mannu / Amore grande
di prima ‘olta / di prima volta
l’aba si suggi tuttu lu meli di chista multa / l’ape ci succhia tutto il miele di questo mirto

Amori steddu / amore bambino
di tutte l’ore di petralana lu battadolu / di tutte le ore di muschio il battacchio
di chistu core / di questo cuore

E lu paese intreu s’agghindesi / Il paese intero si agghindò
pa’ lu coiu / per il matrimonio
lu parracu mattessi intresi / lo stesso parroco entrò
in lu soiu / nel suo vestito

ma a cuiuassi no riscisini / ma non riuscirono a sposarsi
l’aina e l’omu / l’asina e l’uomo
chè da li documenti escisini / perché ai documenti risultarono
fratili in primu / cugini primi

e idda si tunchià abbeddulata ea ea ea ea / e lei ragliava incantata ea ea ea ea
iddu le rispundia linghitontu ae ae ae ae. / lui le rispondeva pronunciando male ae ae ae ae

muccino arranca, capatonda resta maestro indiscusso

un amico mi faceva notare una certa somiglianza.
la cosa divertente è che maccio capatonda e soci hanno fatto il fanta-trailer prima del film di muccino.







..e poi vuoi mettere i produttori di SANDRO. eh!

10 dicembre 2008

papa on line


dopo il papa che parla il linguaggio dei giovani
"Young friend, God and his people expect much from u because u have within you the Fathers supreme gift: the Spirit of Jesus - BXVI,"
[sms per la giornata mondiale della gioventù]
e il papa al passo coi tempi..

..di Prada.

ecco ora il papa on line!
quelli di EMME hanno scoperto il suo profilo su un celebre social network.

foto rubata da inkiostro

prossimamente: il papa in duetto con giuliano sangiorgi nel nuovo album dei negramaro.