14 febbraio 2009

quando eravamo dei (la strada/home)

Si svegliò in piena notte per il freddo, si alzò e spezzò altra legna per il fuoco. Fra le braci le sagome dei rametti brillavano di incandescenza arancione. Ci soffiò sopra per rianimarle, ammucchiò la legna e si mise seduto a gambe incrociate, la schiena appoggiata al pilone di pietra del ponte. Pesanti blocchi di calcare impilati l'uno sull'altro senza malta. Sopra la sua testa la struttura di ferro brunita dalla ruggine, i rivetti conficcati a martellate, le assicelle e le tavole di legno. La sabbia su cui stava seduto era tiepida al tatto ma al di là del fuoco c'era il freddo pungente della notte. Si alzò e trascinò altra legna sotto il ponte. Rimase in piedi ad ascoltare. Il bambino non si muoveva. Gli si sedettae accanto e gli accarezzò i capelli chiari e aggrovigliati. Calice d'oro, buono per ospitare un dio. Ti prego non raccontarmi come va a finire. Quando si voltò di nuovo a guardare l'oscurità oltre il ponte stava nevicando.

[da La strada di Cormac McCarthy]

Qualcuno lo ha definito un road movie al contrario.  Home ha il dono della semplicità. C'è questa famiglia che vive in aperta campagna, dove all'improvviso aprono un'autostrada. non c'è altro, eppure c'è tutto. un film così io lo chiamo capolavoro.

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