11 aprile 2008

Alle prossime elezioni, come già in precedenza, non voterò.
Questa classe politica è una casta che riconosce solo se stessa e come tale trae vantaggio dal proprio potere, disinteressandosi della gente che pretende di rappresentare. Chiunque ottenga il posto di governo, seguendo o meno le regole del gioco, deve comunque scendere a compromessi con poteri ben più forti, come quello dei grandi gruppi finanziari (banche e multinazionali) e, in italia in particolare, quello clericale e mafioso.
Non credo nel voto. Il voto è rinuncia alla propria autodeterminazione, è delega e quindi riconoscimento di inferiorità, è sottomissione al potere, o, peggio, legittimazione di esso.
E il potere, che si chiami Stato, libero mercato, Cosa Nostra o Chiesa, ha sempre e solo appagato se stesso, facendo credere che in realtà appaga noi, per il bene nostro.
Quindi rinuncio volentieri a cambiare le cose con il voto, perchè questo è solo un consolidamento di potere per chi lo riceve (basti sentire le frottole dei politici sotto elezioni, neppure i tossici in astinenza arrivano a tanto). 
Aprire un conto corrente, fare la tessera soci di un grande ipermercato, scaricare musica da internet, accettare un lavoro in nero, comprare un quotidiano, donare denaro per solidarietà, sono scelte che cambiano le cose più di un voto democratico.
E appassionarmi a questi piccoli spazi di libertà mi fa sentire meno disumano che essere chiamato di tanto in tanto a mettere una X per stare meglio.

3 commenti:

Anonimo ha detto...

Mi associo parzialmente, io nella democrazia rappresentativa continuo a crederci, ma stavolta il paesaggio è talmente inguardabile, che neanche Napoli sotto i rifiuti, regge il confronto. Anche la voglia di votar scheda bianca m'è passata. Non voglio contribuire in alcun modo. Spero che molti si astengano, tanto per dare un po' na sveglia a sti tronisti del palazzo.

Unknown ha detto...

Be' potevate vendere il voto. Se è vero che per voi non cambia niente almeno ci avreste ricavato qualcosa...

Anonimo ha detto...

Be' almeno non dovremo lamentarci, se poi faranno tutto il contrario di quello che ci aspettavamo, finendo per convertire in imprecazioni gli acronimi dei principali partiti "Porco D**!" oppure Porco D** Ladro!". Con i partiti più piccoli, magari saremmo più creativi, finendo per esclamere cose tipo: "Lo sapevo! E' come nelle leggende iralndesi: alla fine dell'arcobaleno, c'è la pentola d'oro del capitalismo!"