Roberto Saviano
Alta sui naufragi
dai belvedere delle torri
china e distante sugli elementi del disastro
dalle cose che accadono
al disopra delle parole
celebrative del nulla
lungo un facile vento
di sazietà di impunità
Sullo scandalo metallico
di armi in uso e in disuso
a guidare la colonna di dolore e di fumo
che lascia le infinite battaglie al calar della sera
la maggioranza sta
la maggioranza sta
recitando un rosario di ambizioni meschine
di millenarie paure di inesauribili astuzie
coltivando tranquilla l'orribile varietà delle proprie superbie
la maggioranza sta
come una malattia
come una sfortuna
come un'anestesia
come un'abitudine
Per chi viaggia in direzione ostinata e contraria
col suo marchio speciale di speciale disperazione
e tra il vomito dei respinti muove gli ultimi passi
per consegnare alla morte una goccia di splendore
di umanità di verità
Per chi ad Aqaba curò la lebbra con uno scettro posticcio
e seminò il suo passaggio di gelosie devastatrici
e di figli con improbabili nomi di cantanti di tango
in un vasto programma di eternità
ricorda Signore questi servi disobbedienti alle leggi del branco
non dimenticare il loro volto
che dopo tanto sbandare è appena giusto che la fortuna li aiuti
come una svista
come un'anomalia
come una distrazione
come un dovere
fabrizio de andrè, smisurata preghiera
22 marzo 2007
gli elementi del disastro
[...] Avevo deciso di seguire quello che stava pe accadere a Secondigliano. Più Pasquale segnalava la pericolosità della situazione, più mi convincevo che non era possibile non tentare di comprendere gli elementi del disastro. E comprendere significava almeno farne parte. Non c'è scelta, e non credo vi fosse altro modo per capire le cose. La neutralità e la distanza oggettiva sono luoghi che non sono riuscito mai a trovare. [...]
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