19 novembre 2006

identità in mutazione (fondersi è un po' come amarsi)




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Burattinaio: Una volta che ti avrò spiegato la ragione, c'è qualcosa che vorrei chiederti. Innanzitutto io ho detto di essere una forma di vita, ma sono lontano dall'essere completo. Il mio sistema manca dei processi vitali di base, come la morte, o l'abilità di riprodursi.
Kusanagi: Non puoi copiarti?
Burattinaio: Una copia è soltanto una copia. C'è la possibilità che basti un solo virus a distruggermi completamente. Una copia non offre varietà, né individualità. Per esistere, e raggiungere l'equilibrio, la vita tende a moltiplicarsi, variare costantemente, a volte sacrificando la propria stessa esistenza. Le cellule continuano il processo di morte e rigenerazione, rinnovandosi ciclicamente mentre invecchiano. E quando arriva il momento di morire, tutti i dati in loro possesso vengono perduti, lasciando soltanto i loro geni e progenie. Tutte difese contro il catastrofico fallimento di un sistema rigido.
Kusanagi: È quindi per evitare questa catastrofe che aspiri alla varietà che è necessaria contro l'estinzione. Ma come farai a ottenerla?
Burattinaio: Desidero unirmi a te.
Kusanagi: Unirti?
Burattinaio: Un'unione completa. Saremo entrambi leggermente diversi, ma non perderemo nulla. Dopo sarà impossibile distinguerci l'uno dall'altra.
Kusanagi: Ma se anche ci unissimo, cosa mi succederebbe quando morirò? Perché unirsi visto che comunque non potrò avere figli?
Burattinaio: Dopo la nostra unione, la nuova te stessa diffonderà la nostra progenie nella rete, come gli esseri umani trasmettono la propria struttura genetica. E io raggiungerò la morte.
Kusanagi: Sembra che sia tu quello che fa l'affare migliore, qui.
Burattinaio: Gradirei che apprezzassi maggiormente il valore delle mie funzioni e della mia rete.
Kusanagi: Un'altra cosa. Che garanzie ho che rimarrò me stessa?
Burattinaio: Nessuna. Ma essere umani significa mutare continuamente. È il tuo desiderio a rimanere come sei ciò che continua a limitarti.
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testo tratto da Ghost in the Shell di Masamune Shirow
immagine Drawing restraint 9 e Ghost in the Shell
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6 commenti:

andrea erdna ha detto...

Per un momento ho creduto che si trattasse di un'unione PACS

Anonimo ha detto...

Il dialogo l'hai tratto dal primo film.
L'immagine però appartiene al secondo episodio:"Ghost in the Shell 2:Innocence".

chad palomino ha detto...

sai che io non ho visto nessun film di ghost in the shell, e tutti me ne parlano benissimo, e mi guardano stupiti quando lo dico...
sigh...

Anonimo ha detto...

E come si pemette lei di pubblicare certe cose senza chiedermi il permesso??!!

lunico ha detto...

caro anonimo, hai ragione; comunque è interessante l'ambiguità e la fragilità di fondo: la vita per preservarsi necessita della morte, nulla è immutabile, neppure la propria identità (sessualità?).
..Ing. Mauri, mi consente di parlare di trans-gender? Le devo presentare l'Ing. De Felici.

Anonimo ha detto...

In Only Seven Days I Can Make You A Man, My Dear Lunic